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PIETRA DI ISSEL O DELLE COPPELLE - ACQUASANTA - LOCALITA' GIUTTE (GE)
In località Giutte, sopra Acquasanta (Comune di Mele), è possibile vedere quella che viene chiamata la "Pietra di Issel o delle coppelle", una delle numerose "pietre scritte" della Liguria, scoperta nel 1908 da Arturo Issel, ricercatore e studioso genovese. La roccia si presenta come un lastrone pianeggiante, lungo 2-3 metri e largo 1 metro. La superficie è letteralmente ricoperta da piccole incisioni circolari (coppelle) delle dimensioni più svariate, da pochi millimetri a circa 2 cm; vi si trovano figure geometriche stilizzate, anche antropomorfe, croci, un curioso tetraedro e due cerchi quasi perfetti. L'età delle incisioni rupestri è dubbia: alcune di esse sono preistoriche, mentre altre probabilmente risalgono al Medioevo.

MURA DEL BARBAROSSA
GENOVA (GE)
Le “mura del Barbarossa” furono costruite nel XII secolo, come “risposta” all’imperatore del Sacro Romano Impero Federico I, chiamato anche il “Barbarossa”, che aveva deciso di conquistare Genova. Erette in circa quattro anni (1155-1159), le mura e le sue porte, vennero realizzate grazie a un vero e proprio lavoro di squadra a cui presero parte tutti gli abitanti. Le mura partivano dalla chiesa di Santa Croce, che si trovava presso Sarzano, accanto al Castello. Il circuito tralasciava il versante a mare del colle di Sarzano che per lo strapiombo sul mare non richiedeva ulteriori fortificazioni. Passavano sul retro dell'attuale Via del Colle, dove è possibile ancora ammirarne alcuni tratti, in via delle Murette (dal dialetto miagette, muretti) e in vico chiuso di San Salvatore. In questa zona le mura costituirono, a partire dal XIV secolo, il sostegno delle case popolari, ad esse addossate. Dal retro della Via del Colle le mura poi arrivavano a Porta Soprana, detta anche Porta di Sant'Andrea, dall'omonima chiesa che era situata nei pressi della porta.
ARCHEOMETRO STAZIONE FERROVIA GENOVA BRIGNOLE - GENOVA (GE)
Un museo archeologico permanente realizzato nella metropolitana di Genova. Durante la realizzazione della tratta della metropolitana, scavando in profondità, soprattutto in corrispondenza delle stazioni, sono stati rinvenuti diversi reperti archeologici, ricavati dal sottosuolo, nel cuore del tessuto storico del Porto antico. Nella Stazione di Genova Brignole è possibile vedere la ricostruzione di un muro formato da blocchi di pietra disposte a secco. Risalente all’età del Bronzo antico (2200-1800 a.C.) delimitava un’area prossima al torrente Bisagno, occupata da focolari e da un canale. I reperti rinvenuti comprendono grandi vasi in ceramica con cordoni di argilla applicata, decorati con impressioni digitali.

AREA ARCHEOLOGICA GIARDINI LUZZATI - GENOVA (GE)
Un sito che costituisce un luogo unico nel panorama storico-archeologico genovese, dove è possibile raccontare l’evoluzione urbana di Genova in varie tappe cronologiche: dall’epoca romana, con la costruzione di un anfiteatro, all’urbanizzazione di XII secolo fino ai giorni nostri. È possibile osservare i resti dell’anfiteatro romano del I secolo d.C., il pozzo del IV secolo d.C., le fondazioni delle case costruite a partire dal medioevo e altre testimonianze nella più vasta area archeologica visitabile in città.

SCAVO ARCHEOLOGICO FRAZIONE MONTESSORO - ISOLA DEL CANTONE (GE)
La Cattedra di Archeologia Medievale dell'Università degli Studi di Torino, ha promosso una serie di scavi nel sito di Montessoro (frazione di Isola del Cantone, finalizzata allo studio del popolamento e delle strutture del territorio dell'Appennino ligure-piemontese. Le campagne di scavo hanno individuato un insediamento rurale, verosimilmente una fattoria, databile tra I secolo a.C. e V secolo d.C. collegato alla maglia di sentieri e mulattiere, alternativa alla via Postumia, che da Genova permetteva di raggiungere Libarna e i centri della Pianura Padana
CASTELLO DI ROCCATAGLIATA - NEIRONE (GE)
Il castello, nella sua prima fase, è databile XII secolo. Un fortino ottenuto adattando la roccia, tagliata lateralmente e spianata alla sommità. Tra il XIII e il XIV secolo la potente famiglia genovese dei Fieschi, vi realizzò un edificio fortificato, di cui rimangono pochi resti murari, insieme a pavimenti in lastrine di pietra e cocciopesto. Nel corso delle attività di scavo è stata rinvenuta una piccola ma preziosa testimonianza della ricchezza di cui godeva l’insediamento: un piatto di porcellana proveniente dalla Cina. Nel XV secolo la fortezza passò in mano alla famiglia degli Sforza che attrezzarono il castello con una specifica funzione militare. Nel 1477, nel timore che potesse tornare in mano ai Genovesi il castello fu fatto demolire e le macerie furono vendute in modo che non potesse essere ricostruito.

GROTTE VAL FRASCARESE - CASTIGLIONE CHIAVARESE (GE)
Nella valle del Frascarese, in localita Ciappe di Sotto, si trovano due grotte naturali (la “Grotta da prima ciappa” e la “Tana delle Fate” )frequentate fin dal periodo neolitico. Il riparo fu utilizzato come sepolcreto nell'Età del Rame (3000-2300 a.C.): l'uso della sepoltura collettiva in piccole grotte era un rituale caratteristico dell'area appenninica e prealpina dell'Italia settentrionale nell'età del Rame e del Bronzo Antico.
AREA MINERARIA MONTE LORETO - CASTIGLIONE CHIAVARESE - GENOVA (GE)
La miniera di rame di Monte Loreto è stata attiva dalla Preistoria fino alla fine dell'Ottocento. Si tratta della più antica miniera dell'Europa occidentale. Le ricerche hanno individuato strumenti, in particolare mazzuoli in pietra, spazi di lavoro e strutture quali pozzi, fornace e discarica destinati all'estrazione e alla lavorazione del metallo.