Tutela del patrimonio archeologico ligure

Sito archeologico della  città  romana di Luna - Luni (SP)

La tutela del patrimonio artistico e archeologico del territorio italiano costituisce un problema di difficile soluzione nonostante l’impegno di molti studiosi e politici. La legge n. 1089 del 1939 identifica nello Stato l’unico responsabile e proprietario del bene archeologico nazionale e affida alle Soprintendenze il compito di organizzarne la ricerca, la tutela e la valorizzazione.
La difesa del patrimonio storico-culturale rappresenta una risorsa economica che le autorità preposte dovrebbero garantire ed affrontare anche con l'aiuto di tutti coloro che si rendono disponibili a collaborare.
Per questo motivo LiguriArcheologica ritiene che sia anche suo compito attivare azioni ed iniziative che si pongano come obiettivo quello di una maggiore sensibilizzazione sul problema della tutela del patrimonio archeologico, anche attraverso una maggiore conoscenza del bene archeologico stesso. Iniziando dalle scuole, dagli enti e dai cittadini che amano e vogliono tutelare il patrimonio archeologico che è motivo di crescita culturale per il nostro paese.

Segnalazioni

Albenga: l’importante sito archeologico di San Clemente rischia di scomparire

"L’importante sito archeologico di San Clemente rischia di scomparire. Il violento e inesorabile scorrere del fiume Centa sta gradualmente cancellando una importantissima testimonianza storica. Una perdita culturale che non si può arrestare per questioni di pubblica incolumità, ma che opportunamente gestita e documentata consentirà di non condannare all’oblio informazioni fondamentali per la storia della città di Albenga. La berlinese posta nel 2019 a salvaguardia dei resti in elevato della chiesa, seppur mitighi l’azione del fiume, non è sufficiente per la sua conservazione. L’ondata di piena del novembre 2020, infatti, ha abbattuto la facciata e fatto collassare in acqua parte dei resti delle terme di età romana conservati a monte dell’edificio cristiano".

27 giugno 2021

Savona: la villa romana di Legino continua ad essere invasa da erba e rovi

"Ora anche i savonesi attraverso i social locali denunciano il degrado e l'abbandono della «Villa Romana» di Legino. Il sito archeologico nel quartiere dei «Giardini di Legino» in via Pietragrossa infatti, continua ad essere invaso da erba e rovi. Nulla fa pensare ad una sua valorizzazione, anche se settembre del 2013, durante l'inaugurazione, la villa romana venne presentata come un gioiello dell'archeologia savonese che tutti avrebbero dovuto conoscere. Soprattutto la splendida pavimentazione a mosaico, pressoché intatta. Ancora oggi non esiste un cartello turistico che ne segnali la presenza, come se la Villa Romana, dal grande valore storico e archeologico, debba passare inosservata alla vista e alla curiosità dei savonesi e dei turisti".

24 settembre 2020